Abbiamo parlato spesso, nel nostro blog, delle particolarità del Salento, dai piatti tipici, alle spiagge più belle, alle cose più interessanti da fare. Oggi vogliamo raccontarvi un’antica leggenda da cui deriverebbe il nome di Leuca, attrazione principale dei nostri tour alle grotte a cavallo tra Adriatico e Ionio. Forse non tutti conoscono la storia di Leucasia, protagonista di un’intrigata vicenda di amore e gelosia. Scopriamola insieme.
Da Leucasia a Santa Maria di Leuca
Leuca è la città più a sud dello stivale, nell’estremo tacco d’Italia. È una delle località più popolari e apprezzate del Salento e della Puglia, meta di turisti da tutto il mondo per via della sua suggestiva posizione tra i due mari.
Ma come mai la località prende il nome di Santa Maria di Leuca?
La Madonna di Leuca oggi è considerata la protettrice dei pescatori e degli uomini del mare per un celebre episodio che sarebbe avvenuto attorno al XVI secolo. Si narra che durante una forte burrasca, ella riuscì a salvare tutti gli abitanti della località e i pescatori impegnati in mare. Il nome, invece, deriva da una suggestiva leggenda che vogliamo raccontarvi.
La Leggenda del nome di Santa Maria di Leuca
I protagonisti della vicenda sono Leucasia, una bellissima sirena dal canto armonioso, quasi ipnotico, alla quale nessuna creatura aveva mai saputo resistere, nessuna tranne Melisso, un giovane pastore che era solito pascolare le sue pecore sugli scogli.
Alla vista di Melisso, Leucasia si innamorò perdutamente quasi all’istante, ma il cuore del ragazzo batteva già per un’altra donna, Ristula.
La gelosia accecò la povera Leucasia, che tramò la sua vendetta contro la coppia di innamorati. Un giorno, attese che Melisso e Ristula scendessero sugli scogli per una passeggiata romantica e subito fece scatenare una furibonda tempesta che fece annegare inesorabilmente i due amanti.
Accecata dalla gelosia, si assicurò che i loro corpi finissero il più lontano possibile l’uno dall’altro.
La dea Minerva assistette alla terribile vicenda e impietosita dalla triste fine dei due giovani innamorati, decise di offrire loro l’eternità, pietrificandone i corpi che da allora costituiscono i promontori più estremi che delimitano la località: Punta Meliso e Punta Ristola, due estremità vicine, che abbracciano insieme una grande superficie d’acqua ai confini della terra, ma destinate a non toccarsi mai.
La fine di Leucasia
La sirena, invece, in preda ai sensi di colpa per la sua terribile azione, chiese anch’ella di essere pietrificata per sempre. Così, grazie all’intervento di Minerva, divenne la bianca città di Leuca che tutti amano.
Visitare Leuca, tuffarsi nel suo splendido mare e ammirare i suoi suggestivi promontori avrà tutto un altro significato aver conosciuto questa affascinante leggenda. Goditi la bellezza di questa fantastica località nell’estremo sud Italia con un tour alle grotte con DelfinoBlu.
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